INTRODUZIONE – COME PAGARE 70.000 EURO DI TASSE IN MENO IN UNA S.R.L. SENZA FARSI MALE

In Italia si pagano tasse troppo alte.

Essere imprenditori in Italia oggi significa essere degli eroi.

Ciò è evidente soprattutto in questo periodo difficile odierno causato da una crisi finanziaria interna comune a molte aziende che conosco.

Tale crisi finanziaria interna sarà sempre più ingigantita dalla crisi di liquidità esterna causata dall’evento straordinario pandemia Coronavirus.

COME SI COMPORTANO GLI IMPRENDITORI CON IL MODELLO F24

Quando ricevono il famigerato Modello F24 dal commercialista per pagare le tasse, molti imprenditori pensano ancora di risolvere il problema usando una di queste 4 soluzioni:

  • non pagare perché non hanno i soldi e attendono la PEC dell’Agenzia Entrate e Riscossione (ex Equitalia) con l’intimazione di pagamento;
  • presentare la domanda di rateizzazione all’Agenzia Entrate e Riscossione quando subiscono il pignoramento sul conto corrente;
  • andare in banca a provare a chiedere un finanziamento urgente al direttore “amico”;
  • effettuare il pagamento sacrificando un bel po’ di liquidità aziendale che poteva essere destinato per realizzare investimenti strategici aziendali o ad essere distribuito ai soci dell’azienda.

Ma davvero abbiamo solo queste uniche soluzioni possibili?

Io credo di no.

Lo sai perché?

Le tasse, come qualsiasi altro costo aziendale, possono essere calcolate in anticipo ed essere ridotte con l’applicazione di alcuni importanti strumenti leciti.

Sia chiaro.

Sto parlando di strumenti leciti di pianificazione fiscale.

Non parlo e non voglio parlare di bizzarrie o fantasie fiscali proposte da ciarlatani per illudere l’imprenditore evadendo il Fisco.

Ti ricordo che, calcolare, accantonare, pianificare il pagamento delle imposte è una strategia di vitale importanza per gestire al meglio la liquidità aziendale. 

L’ottimizzazione o meglio la riduzione del pagamento delle imposte ti permetterà non solo di risparmiare liquidità aziendale, ma anche di dormire “sonni tranquilli” con il Fisco evitando che il tuo patrimonio sia aggredibile.

Per i motivi evidenziati, il tema dell’abbattimento delle tasse in modo legale merita molta più attenzione di quella che generalmente gli viene dedicata.

O sbaglio?    

Ridurre il pagamento delle tasse significa maggiore liquidità che ti rimane in azienda per fronteggiare le spese di gestione e nuovi investimenti da realizzare. 

QUANTE TASSE E QUALI TASSE PAGHI CON UNA S.R.L.

Scegliere in modo corretto la forma giuridica o “il vestito” del tuo business non è semplice.

Oltre il 40% degli imprenditori che conosco hanno scelto la forma giuridica del loro modello di business principalmente in base a questi 2 criteri:

  • risparmio di costi da sostenere per la costituzione dell’impresa;
  • abbattimento di costi del commercialista per la gestione della contabilità e adempimenti fiscali obbligatori.

Spesso gli imprenditori nella fase di avvio del loro business, scelgono la ditta individuale al posto di una S.r.l. (per capire i relativi vantaggi ti consiglio di leggere il mio post: https://www.rinaldialessandro.it/meglio-avere-una-ditta-individuale-o-una-s-r-l/) oppure scelgono una S.n.c. (società in nome collettivo).

PERCHE’ DEVI FARE LA PIANIFICAZIONE FISCALE

Molti titolari d’impresa non considerano questo aspetto molto importante e strategico: scelta della forma giuridica aziendale per realizzare la pianificazione fiscale.

Perché è importante realizzare la pianificazione fiscale?

Per 3 motivi principali:

  • per pagare meno tasse legalmente con risparmio di liquidità per la tua azienda;
  • per non regalare soldi al Fisco;
  • per non subire pericolosi attacchi del Fisco sul patrimonio aziendale e sul tuo patrimonio personale, nel caso in cui tu non riuscissi a pagare le tasse.

Tra le tante forme giuridiche che ti permette di pagare legalmente meno tasse, abbiamo la S.r.l. = società a responsabilità limitata.

Per pagare meno tasse in una S.r.l. senza farsi male, devi innanzitutto conoscere prima:

  • quali sono le tasse da pagare della S.r.l.;
  • quali sono le tasse da pagare dei soci persone fisiche della S.r.l.

LE TASSE DA PAGARE DELLA S.R.L.

Oltre ai costi di costituzione della S.r.l. che si pagano una tantum (= una volta sola) e 120 euro come costo di diritto annuale per l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio, la S.r.l. deve pagare come società ogni anno le imposte correnti. Esse sono:

  1. IRES (imposta sul reddito delle società) con aliquota del 24% sul reddito imponibile (ricavi imponibili meno costi deducibili).

Ti faccio notare che l’aliquota IRES è fissa. Ciò significa che non dovrai aver paura di crescere con la tua azienda, poiché il tuo utile (sia che sia alto sia che sia basso) sarà tassato sempre e solo al 24%.

       2. IRAP (imposta regionale sulle attività produttive). 

Essa varia dal 3,5 al 5% in base alla regione dove la S.r.l. è ubicata.

I  SOCI PERSONE FISICHE DELLA S.R.L. QUALI TASSE DEVONO PAGARE

Prendiamo ora in considerazione le tasse che devono essere pagate dai singoli soci persone fisiche della S.r.l. Esse sono:

  1. CONTRIBUTI INPS ARTIGIANI E COMMERCIANTI A CARICO DELL’IMPRESA.

Giuridicamente i contributi Inps artigiani e commercianti non sono tasse per l’impresa, ma concretamente io li considero come delle tasse poiché devono essere pagati dagli imprenditori per non subire atti esecutivi (es.: pignoramenti, fermi ammnistrativi su auto, ecc.) dagli enti di riscossione. I contributi a carico di una S.r.l. devono essere pagati dai soci persone fisiche della S.r.l. nel seguente modo: 

a) contributi Inps fissi: pari a 3.850 euro all’anno, suddivisi in 3 rate trimestrali di uguale importo su una soglia di reddito “minimale” attribuito all’impresa pari a 15.900 euro;

b) contributi Inps variabili: pari al 24% da pagare in aggiunta sulla quota di reddito attribuito al socio persona fisica della S.r.l. per aver superato il reddito “minimale” pari a 15.900 euro.

      2. RITENUTE A TITOLO D’IMPOSTA SUI DIVIDENDI. 

I soci subiscono una ritenuta a titolo d’imposta del 26% sulla quota di utili a loro distribuiti sotto forma di dividendi. 

L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA PIANIFICAZIONE FISCALE IN UNA S.R.L.

Almeno il 50% degli imprenditori che mi contattano, presentano una forma giuridica d’impresa come ditta individuale o come S.n.c. (società in nome collettivo) o S.a.s. (società in accomandita semplice).

Queste forme giuridiche d’impresa non vanno bene per realizzare una pianificazione fiscale finalizzata ad abbattere legalmente le tasse.

Come ti ho già evidenziato in precedenza, la forma giuridica d’impresa idonea per la pianificazione fiscale è la S.r.l. (società a responsabilità limitata). 

In questo momento storico che stiamo vivendo a causa della pandemia Coronavirus, la scelta della forma giuridica d’impresa come S.r.l. è importante anche per limitare la responsabilità dei soci.

La S.r.l. risulta infatti essere migliore per mettere a riparo il patrimonio, perché è caratterizzata dalla responsabilità limitata dei soci sul rischio operativo della gestione aziendale.      

Attenzione!

“Costituire una S.r.l. o trasformare una ditta individuale o una S.n.c. o S.a.s. in una S.r.l. per pagare meno tasse, non basta!”

“In assenza di una pianificazione fiscale, sono molte le S.r.l. che pagano oltre il 60% di tasse!”

In sostanza, seppure l’impresa presenta la forma giuridica di una S.r.l., tale forma giuridica risulta inefficace e non risolve il problema di pagare meno tasse legalmente! 

Per questo motivo, per poter abbattere legalmente le tasse un’azienda oltre ad avere la forma giuridica di s.r.l. deve anche realizzare una corretta pianificazione fiscale. 

GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE FISCALE IN UNA S.R.L.

Che cosa significa realizzare una corretta pianificazione fiscale?

Significa utilizzare per una S.r.l. anche di piccola dimensione una serie di strumenti leciti di riduzione del carico fiscale, che già le grandi aziende utilizzano per pagare meno tasse legalmente.

In particolare, il mio compito di pianificatore fiscale, è quello di ritagliare e cucire artigianalmente un “abito su misura” in base al caso specifico aziendale.   

Per essere ancora più chiaro ed esplicito, voglio dirti che su piccole imprese S.r.l (come può essere la tua azienda), riesco a “confezionare un abito sartoriale su misura” per ridurre legalmente il pagamento delle tasse. 

Come faccio?

Uso per la S.r.l. ed i singoli soci questi leciti strumenti strategici di pianificazione fiscale in base al caso specifico aziendale:

  • rimborsi chilometrici;
  • rimborso spese di trasferta;
  • TFM (trattamento di fine mandato) per l’amministratore;
  • marchio e royalties;
  • welfare aziendale per il costo del lavoro;
  • compenso amministratore;
  • costituzione holding di famiglia;
  • gestione corretta pagamento contributi INPS artigiani e commercianti.

Ti ricordo una cosa molto importante.

Gli strumenti di pianificazione fiscale che ti ho evidenziato non vanno applicati in modo meccanico in una qualsiasi impresa S.r.l.

Affinché questi strumenti di pianificazione fiscale siano efficaci per pagare meno tasse legalmente e non siano contestabili dal Fisco, devi saperli usare in modo corretto e su misura in base alla situazione specifica della tua azienda. 

Per farti capire ciò, ti illustro di seguito un caso reale di un’azienda mia cliente che ha ottenuto un significativo abbattimento delle tasse.

L’abbattimento delle tasse ha inciso positivamente nella gestione finanziaria aziendale, poiché ha comportato un notevole risparmio di liquidità aziendale.  

COME HA FATTO UNA S.R.L. A PAGARE 70.000 EURO IN MENO SENZA FARSI MALE

In un recente caso reale aziendale da me seguito, attraverso una corretta pianificazione fiscale,

“ho fatto risparmiare 70.000 euro ad una S.r.l., riducendo il loro livello di tassazione dal 60% al 25%”

Il caso reale dell’azienda che ho seguito, è stato quello di una piccola impresa artigiana S.r.l. con 3 soci e 8 dipendenti, operante nel settore installazione impianti di allarme.

La S.r.l. ha una sede operativa e legale nella provincia di Verona e ha clienti ubicati principalmente in varie città della regione Veneto e in città limitrofe della regione Lombardia (Brescia, Mantova, Bergamo) e della regione Friuli Venezia Giulia (Udine, Pordenone).

Quando sono stato contattato dall’amministratore unico della S.r.l., c’era la forte necessità di abbattere legalmente l’eccessivo pagamento di imposte che ogni anno dovevano versare al Fisco.

PRIMA FASE: CHECK UP FISCALE

Come mia prassi, effettuo come prima fase del mio metodo collaudato, un attento checkup fiscale della S.r.l.

Dal check up della S.r.l., sono emersi questi gravi problemi:

  • elevata tassazione, poiché la S.r.l. versava ogni anno per il pagamento delle tasse addirittura il 60% dell’utile lordo;
  • mancanza di liquidità, causata principalmente dall’elevata tassazione fiscale subita e dalla mancanza di una pianificazione finanziaria;
  • scarsa valorizzazione dei marchi e brevetti;
  • errata gestione versamento contributi INPS artigiani e commercianti;
  • mancato accantonamento TFM (trattamento fine mandato) dell’amministratore unico della S.r.l.;
  • errata determinazione del compenso dell’amministratore unico;
  • mancato riconoscimento all’amministratore unico e ai dipendenti del rimborso chilometrico e di trasferta.

SECONDA FASE: SCELTA ED UTILIZZO DEGLI STRUMENTI CORRETTI DI PIANIFICAZIONE FISCALE

Dopo aver terminato la prima fase di check up fiscale, ho iniziato il processo di pianificazione fiscale con la scelta corretta degli strumenti di pianificazione fiscale per pagare legalmente meno tasse.

Tra gli strumenti scelti nel caso specifico aziendale per pagare meno tasse, abbiamo utilizzato questi strumenti:

  • registrazione del marchio e brevetti utilizzati dalla S.r.l.

Il marchio e i brevetti già esistevano e venivano utilizzati da tempo dalla S.r.l. Non erano però mai stati registrati. Tutto ciò impediva alla S.r.l. di ottenere enormi vantaggi fiscali derivanti dall’utilizzo del marchio e dei brevetti. In questo modo, l’impresa poteva dedursi i costi per la licenza d’uso di marchi e brevetti registrati personalmente in capo ad 1 socio.

  • Aumento compenso amministratore unico.

È stato aumentato il compenso dell’amministratore unico. Per l’impresa, il compenso pagato all’amministratore è deducibile fiscalmente nell’anno in cui viene pagato (art.95, comma 5, del T.U.I.R.)  

  • Riconoscimento all’amministratore unico e ai dipendenti di rimborsi chilometrici e indennità di trasferta.

È stata effettuata un’analisi delle trasferte e dei chilometri percorsi dall’amministratore unico e dai dipendenti con le proprie auto fuori dal comune della sede di lavoro.

I rimborsi chilometrici e le indennità di trasferta rappresentano costi deducibili per l’impresa che li eroga, mentre hanno il vantaggio essere redditi esenti da imposte e contributi per i soggetti che li percepiscono.

  • Accantonamento del TFM.

Il TFM (Trattamento Fine Mandato) rappresenta per l’amministratore una specie di TFR (volgarmente la cosiddetta “liquidazione”).

Per l’impresa rappresenta un costo deducibile, mentre per l’amministratore rappresenta reddito solamente quando lo riceve e non quando viene accantonato dalla società.

Il TFM incassato dall’amministratore è soggetto a tassazione separata e ha il vantaggio per l’amministratore che non va a cumularsi o a sommarsi ad altri redditi (senza quindi aumentare l’aliquota Irpef).

  • Welfare aziendale per il costo del lavoro.

Agli 8 dipendenti dell’azienda, sono stati messi a disposizione dei beni e servizi a cui erano personalmente interessati (buoni spesa, agevolazioni sanitarie, rimborsi spese d’istruzione dei figli, ecc.) per aumentare il loro potere d’acquisto e, di conseguenza, il loro benessere personale e familiare.

Per l’impresa datore di lavoro, il vantaggio consiste nella possibilità di dedurre tutti i costi dei beni e dei servizi offerti ai dipendenti dall’imponibile del reddito d’impresa.

Per i dipendenti, il principale vantaggio del welfare aziendale sta nel fatto che il valore dei beni e dei servizi ricevuti nell’ambito del piano di welfare offerto dal datore di lavoro “non fa reddito” e quindi è completamente detassato.

TERZA FASE: ABBATTIMENTO DELL’UTILE IMPONIBILE

Utilizzando in modo corretto gli strumenti di pianificazione fiscale scelti per l’impresa operante nel settore installazione impianti di allarme, l’utile imponibile si è ridotto di oltre il 40% .

In questo modo, ho fatto pagare 70.000 euro di tasse in meno alla S.r.l. senza farsi male.

Una cospicua somma che la società ha potuto accantonare a riserva di liquidità, da poter utilizzare per fare investimenti e far crescere l’azienda.

L’importante lavoro di pianificazione fiscale basato su un’analisi dettagliata dell’impresa, ha permesso di costruire “un vestito fiscale su misura” basato sulla reale necessità dell’impresa: abbattere legalmente il pagamento delle imposte con conseguente importante risparmio di liquidità aziendale.  

CONCLUSIONI

Elevata tassazione e mancanza di liquidità sono i principali problemi che affliggono ogni giorno chi fa impresa in Italia.

Sono molte le imprese che sono ormai costrette a chiudere perché non riescono a fronteggiare i propri debiti, a causa della tassazione elevata e a causa di una mala gestione economica e finanziaria.

Il caso studio reale dell’impresa che abbattuto il pagamento delle tasse di 70.000 in meno, ne è l’esempio lampante.

Tuttavia il problema non è dovuto solo alla tassazione elevata.

È vero che il sistema tributario è complesso, ma non è giusto dire che non aiuta chi vuole fare impresa.

Sembra stano quello che scrivo, ma è così.

Pur nella sua complessità, il sistema tributario racchiude una serie di strategie che puoi utilizzare a tuo vantaggio per abbattere le tasse.

Sono strategie e strumenti di pianificazione fiscale tutte inattaccabili, cioè legali al 100%. La corretta applicazione di questi strumenti di pianificazione fiscale possono modificare radicalmente le sorti di un’impresa.

Nel mio lavoro, insieme con il mio team, cerco di rendere sempre più imprenditori consapevoli degli strumenti di pianificazione fiscale che hanno tra le mani.

Perché gli imprenditori non li utilizzano?

Spesso non li utilizzano per mancanza di conoscenza.

Conoscerle e attuarle in modo corretto, è di vitale importanza per la tua azienda.

Ridurre le tasse è importante, ma altrettanto importante è applicare correttamente le strategie e gli strumenti di pianificazione fiscale per non avere successivamente problemi con il Fisco.

SE ANCHE TU DESIDERI VALUTARE LA POSSIBILITA’ CHE LA TUA AZIENDA POSSA ABBASSARRE LEGALMENTE LE TASSE CON L’UTILIZZO IN MODO CORRETTO E LECITO DI SELEZIONATI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE FISCALE,

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